Preparare il giardino dopo l'inverno: consigli sostenibili per una nuova stagione all'aperto
Quando le giornate si allungano, torna la voglia di darsi da fare all'aperto e di prendere in mano cesoie, rastrelli ed estirpatori per preparare il giardino alla nuova stagione. Questo articolo illustra i punti da considerare per preparare in modo sostenibile il giardino dopo l'inverno, promuovendo al contempo la biodiversità.
Pulire le aiuole
Per consentire al terreno di riscaldarsi e far crescere i fiori primaverili, le aiuole vanno ripulite con il rastrello per foglie. Le foglie autunnali semi-decomposte, che hanno protetto bene il terreno durante l’inverno, possono essere ridistribuite tra i cespugli. Così vengono protetti anche gli organismi utili che hanno passato l’inverno nel fogliame.
Per eliminare le erbacce ostinate nelle aiuole si consiglia di armarsi di estirpatore.
Colmare le zone diradate
Potare rose, piante perenni e piante legnose
Trapiantare e dividere
Quando smette di gelare e il terreno è asciutto, è il momento ideale per trapiantare e dividere piante perenni, rose o arbusti. Questo perché crescono molto rapidamente nella nuova sede prima dell’inizio della stagione vegetativa.
Concimare
Potare graminacee ornamentali, piccoli arbusti e rose tappezzanti
Nel corso degli anni, molte graminacee ornamentali formano ciuffi sempre più ampi che sono difficili da tagliare a mano. Il modo più veloce per farlo è legandoli insieme e tagliandoli rasoterra con il tagliasiepi. È possibile utilizzare il tagliasiepi al posto delle cesoie anche per i piccoli arbusti e le rose tappezzanti.
Potare le siepi sempreverdi
Potare gli arbusti selvatici
Cura primaverile per il prato
Anche il prato merita un trattamento primaverile. Il concime per prati bio favorisce una crescita sana e vigorosa del prato. Essendo completamente organico, non comporta pericoli né per i bambini né per gli animali.
Se si vuole scarificare il prato bisogna assolutamente concimarlo prima e attendere il secondo taglio. Dopo la concimazione, il prato così irrobustito regge molto meglio l’arieggiatura meccanica.
Ormai sono anni che non scarifico più il prato, ma lo concimo regolarmente. Già all’inizio di marzo uso un concime di partenza ricco di azoto e, non appena le temperature lo permettono, risemino le zone spoglie con sementi per erba da prato. Per concimare il prato utilizzo un concime a rilascio lento in estate e un concime autunnale arricchito di potassio in autunno, per irrobustirlo in vista dell’inverno. Il mio prato non è mai stato così bello, e senza scarificazione!
Pacciame o compostaggio di superficie?
Gli scarti vegetali possono essere triturati con il trituratore e distribuiti nuovamente nelle aiuole come pacciame. Con la pacciamatura, il terreno tra piante di verdura, fiori, arbusti e alberi viene ricoperto di pacciame, ovvero di materiale organico non decomposto. La pacciamatura ha diversi effetti positivi sul terreno e quindi sulla crescita delle piante: aiuta infatti a compensare le grandi escursioni termiche e le oscillazioni di umidità, previene il dilavamento del suolo e l’erosione ad opera del vento. Inoltre, lo strato di pacciame si decompone lentamente, diventa humus e quindi funge da fertilizzante organico. Si crea così un ciclo naturale.
Il compostaggio di superficie funziona esattamente allo stesso modo, ma si lascia decomporre il pacciame direttamente nelle aiuole senza triturarlo. In questo modo non occorre portare via né triturare nulla, e si protegge così la microfauna.
Il compostaggio di superficie non è da scartare per via del suo “aspetto disordinato”: è infatti possibile distribuire gli scarti vegetali più grandi nella parte meno visibile delle aiuole o “nasconderli” dietro cespugli e arbusti bassi. Negli spazi di rappresentanza (per es. nella zona dell’angolo relax), la corteccia di pino è perfetta per nascondere il resto.
Pratico il compostaggio di superficie ormai da diversi anni: non appena le piante perenni germogliano, coprono tutti gli scarti vegetali in poco tempo. Faccio un’eccezione solo nella potatura delle rose: le spine si decompongono infatti lentamente e pungono a lungo. Ecco perché le metto nel trituratore o le porto all’impianto di compostaggio.
Mangiatoie e cassette per nidificazione
Cassette rialzate
Siepe morta, ovvero siepe di rami secchi
Con il materiale risultante dalla potatura di arbusti, siepi e alberi si può costruire una cosiddetta siepe morta, che offre un prezioso rifugio per molti animali.
Un bel prato fiorito grazie allo scarificatore
La scarificazione è invece molto utile se vuoi contribuire a una maggiore biodiversità trasformando il tuo prato in un prato fiorito. Bisogna in questo caso scarificare il prato a croce e un po’ più in profondità del solito per consentire l’asportazione del muschio e del feltro. Il prato sarà così pronto per una nuova semina. Esistono miscele di fiori adatte per ogni terreno. Molto spesso vengono proposte miscele di fiori annuali e molto colorate, che presentano però anche degli inconvenienti: oltre a durare soltanto una stagione, non sono del tutto adatte per un prato di fiori selvatici.
Meglio optare per una miscela pluriennale, per esempio Semi per prati fioriti MIOPLANT con fiori selvatici autoctoni. È vero che fioriscono solo nel secondo anno dopo la semina, ma poi faranno la gioia di persone e animali ogni anno. In più non richiedono una tosatura frequente, bastano due volte all’anno.
Zolle precoltivate di fiori selvatici per un bel prato fiorito