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Giardino + piante | Carmen 

Biodiversità parte 2 – Favorire la biodiversità con piante per insetti impollinatori

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16. maggio 2024

Do it + Garden è impegnato già da tempo a promuovere la sensibilizzazione sul tema della biodiversità. La varietà biologica in Svizzera è molto importante anche per me. Tanto più che ciascuno di noi può contribuire alla sua tutela. In una serie di 4 articoli del blog desidero quindi mostrare come tutti possiamo contribuire a una maggiore ricchezza biologica. In questo secondo capitolo mi occuperò del tema «Piante per insetti impollinatori».

Favorire la biodiversità con piante per insetti impollinatori 

La biodiversità è sempre più minacciata dalla crescente edificazione, dall’impermeabilizzazione del suolo e dall’agricoltura intensiva. In effetti tutti questi fattori tolgono fonti di nutrimento e spazi vitali agli insetti impollinatori, detti anche pronubi. Api, calabroni e altri insetti impollinatori sono però indispensabili, poiché se non vengono impollinati, i nostri alberi da frutto e le nostre piante utili non possono dare raccolti. 

Non solo: con la loro graduale scomparsa, diminuiscono anche le fonti di nutrimento per altri animali quali uccelli e piccoli mammiferi, e di conseguenza anche le loro popolazioni. 

Attraverso la coltivazione mirata di piante per gli insetti impollinatori a fioritura scaglionata e particolarmente ricche di polline e nettare, puoi fornire un contributo prezioso alla lotta contro la moria degli insetti. Ti presento con piacere diverse alternative alle classiche piante da giardino, che sono sicuramente belle a vedersi, ma non rappresentano alcun valore aggiunto per i nostri insetti. 

I prati e i campi – importanti fonti di nutrimento per gli insetti che trasportano il polline da un fiore all’altro – di solito vengono falciati o tagliati in una sola volta. Le api e gli altri insetti pronubi cercano quindi spesso invano altri fiori. Le piante per insetti impollinatori a fioritura scaglionata nei nostri giardini sono quindi importantissime per le nostre popolazioni di insetti e promuovono una biodiversità ad ampio raggio durante tutto l’anno. E chiaramente un giardino che fiorisce in ogni stagione è una gioia anche per chi lo coltiva. 

Inizio primavera – Corniolo anziché forsizia 

Un’alternativa interessante alla forsizia – piuttosto insignificante per gli insetti impollinatori – è il corniolo. I suoi fiorellini gialli dispensano polline e nettare già nei primi mesi dell’anno. E in tarda estate, i frutti commestibili, di un bel rosso acceso, sono una fonte di nutrimento importante per gli uccelli. 

Da fine febbraio, regalano le loro prime infiorescenze anche salici delle capre, noccioli, bucanevi, crocus, coridali, piè di gallo, anemoni blanda, scille, erba trinità, primule, ellebori, polmonarie, prugnoli selvatici e molte altre piante. 

Per moltiplicare in modo mirato i fiori che sbocciano in primavera, le talee devono essere prelevate e piantate preferibilmente subito dopo la fioritura, prima che crescano le foglie. Questi tappeti fioriti primaverili sempre più estesi faranno la gioia dei proprietari di giardini e degli animali. Con gli anni, le piante da bulbo si riproducono spontaneamente per semina, ma occorre avere molta pazienza. Per cercare di coprire i buchi e di ottenere più rapidamente un tappeto primaverile bello folto, si consiglia di ricorrere alla riproduzione per divisione. Le macchie più grandi di crocus, bucanevi, piè di gallo e altri fiori primaverili, dopo la fioritura vengono tagliate con una vanga e ripiantate altrove. In questo modo, i tappeti fioriti crescono rapidamente e in modo mirato. 

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Primavera – Ligustro anziché lauroceraso 

A partire da marzo/aprile fiorisce la maggior parte degli alberi da frutto e degli arbusti di bacche. Per gli insetti impollinatori, alternative ideali alle classiche siepi schermanti per il giardino o il balcone possono quindi essere ad esempio gli alberelli da frutto rampicanti o gli arbusti quali ligustro, viburno palla di neve, crespino, dafne, frangola, lilla, ginestra, amerlanchier o lonicera. Salice, nocciolo e sambuco sono piante schermanti a crescita particolarmente rapida. Possono tra l’altro essere potate con facilità se crescono troppo. 

Da maggio molte piante sono in fiore, quindi tavola imbandita per i nostri preziosi insetti impollinatori! Fiori di campo, ciliegi giapponesi, asperule odorose, ciliegi a grappoli, cornus, ippocastani, aubriete, aquilegie, gerani perenni, pulsatille, peonie… la lista di profumi e colori può proseguire all’infinito. Nella breve pausa di fioritura dopo le varietà primaverili e prima delle rose e delle perenni, le aquilegie, le violacciocche e le splendide bocce viola dell’aglio ornamentale, che dominano dall’alto le aiuole, garantiscono l’offerta nutrizionale. 

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Estate – Campanule anziché gerani 

Dopo le ultime gelate, per molti inizia la stagione in cui ci si dedica alla preparazione del giardino, della terrazza e del balcone e alla messa a dimora delle nuove piantine. Nulla da obiettare contro gerani e altri fiori estivi, se però in giardino c’è varietà. 

Chi tuttavia quest’anno, anziché piantare i classici gerani, opta per piante maggiormente gradite agli insetti impollinatori, rimarrà positivamente sorpreso dal magnifico effetto decorativo di questa vegetazione mista. Per le zone calde e soleggiate, sono adatte piante amanti del sole quali timo, salvia, erba gatta, isoppo, achillea e cardo pallottola. In penombra, delicate combinazioni di campanule, menta piperita, digitale, valeriana greca, fiordalisi, salcerelle e borragine creano tappeti fioriti di grande bellezza. 

Molto amate dagli insetti impollinatori in piena estate sono le carote selvatiche, diverse apiacee quali finocchio, aneto, lotus, clematide, ibisco, fiordaliso, geranio perenne, achillea, echinacea, cardo, cicoria comune, camomilla dei tintori, fiordaliso stoppione, flox, verbena comune, caryopteris, caprifoglio comune nonché molte piante perenni, che rifioriscono una seconda volta dopo essere state tagliate. Gli insetti che trasportano il polline di fiore in fiore apprezzano particolarmente anche le erbe aromatiche fiorite quali santoreggia, origano e lavanda. 

Per chi dovesse averne abbastanza delle sue rose ormai vecchie e poco resistenti alle malattie, il mercato offre tante nuove e sane varietà. Nel mio giardino, su un suolo argilloso, si sono ambientate perfettamente rose semplici ma a fioritura duratura quali le varietà Mozart, Ballerina, la rosa nana Lupo, la bianca Kew Gardens e la Sweet Pretty. Queste rose fioriscono quasi ininterrottamente fino ai primi geli. Le varietà Lykkefund, dai fiori bianchi, Veilchenblau, dai fiori lilla e Maria Lisa, dai fiori rosa, sono rose rampicanti a fioritura unica e senza spine. Tra le rose rampicanti a fioritura multipla troviamo anche la Perennial Blue, anch’essa priva di spine. 

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Autunno – Astri anziché dalie 

In autunno il giardino si presenta in tutto il suo splendore. In questa stagione, sedum, astri, rudbeckia, anemoni hupehensis, scabiose, molte rose e gerani perenni sono vere e proprie calamite per gli insetti impollinatori. 

Quando quasi tutte le piante sono sfiorite, nel mio giardino inizia la fioritura dell’edera. Uno spettacolo senza pari, poiché i fiori riuniti a ombrello attirano tantissime varietà di api, farfalle e altri insetti. In inverno, quando i frutti sono maturi, arrivano i merli, che ne sono ghiotti. A proposito: ci vogliono un paio d’anni prima che l’edera fiorisca per la prima volta. 

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Inverno – Amamelide anziché stella di Natale 

Persino l’inverno offre i suoi fiori! Quando fuori nevica, sbocciano indifferenti al freddo il viburno d’inverno, il calicanto e l’elleboro o rosa di Natale. Anche se i fiori invernali sono davvero affascinanti, ne ho pochissimi in giardino, poiché preferisco riservare le mie preziose aiuole, i miei vasi e le mie fioriere per le piante che fioriranno quando potranno effettivamente essere utili agli insetti impollinatori. E non quando sono in letargo! 

Luoghi di nidificazione per insetti impollinatori 

Alcune piante endemiche vengono visitate quasi esclusivamente dalle api selvatiche. Anche loro forniscono una preziosa opera di impollinazione. Per contribuire in modo mirato alla loro salvaguardia, oltre a un giardino naturale con una ricca offerta di fiori, è utile offrire loro anche luoghi di nidificazione idonei. Strutture di nidificazione ideali sono ad esempio le superfici sabbiose appartate per le api della sabbia, i terreni aperti per i calabroni, i muri a secco, le cataste di legno morto o la sabbia. 

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Per il balcone o il giardino domestico, le casette per le api selvatiche sono una buona soluzione, ma devono essere quelle «giuste». I fori praticati nel legno di testa spesso sviluppano fessure e l’acqua che le inonda mette in pericolo la nidiata. Per favorire la nidificazione, meglio ricorrere a fori praticati in tagli di legno longitudinali, tubi di cartone o canne di bambù. I fori frastagliati possono essere pareggiati con una lima, affinché le api selvatiche non si feriscano le ali durante la deposizione delle uova. Pigne di abete e altro materiale di riempimento di scarso valore non sono adatti a un hotel per le api selvatiche, poiché attirano i ragni che possono rivelarsi pericolosi per le api. Se oltre ai luoghi di nidificazione, il giardino propone anche una discreta offerta di cibo, le api selvatiche non tarderanno a insediarsi. 
Ovviamente non è sbagliato scegliere la composizione vegetale del proprio giardino in base a criteri puramente estetici. E non è nemmeno necessario rivoluzionare completamente il giardino soltanto per rispondere alle esigenze degli insetti. Vale comunque la pena farsi qualche domanda e riflettere un po’ più approfonditamente sulla questione. Chissà, magari potresti trovare una nuova pianta, scoprire nuove combinazioni e apprezzare ancora di più il tuo giardino. E se parallelamente puoi fare anche qualcosa di utile per gli insetti e per la biodiversità in generale, perché no?